Il Busto Arsizio Film Festival torna nella capitale: martedì 18 ottobre, alle 16,30, lo staff che prepara la nuova edizione (dedicata alla commedia italiana e a Totò a mezzo secolo dalla morte) sarà alla Festa del cinema a raccontare i suoi progetti. Se lo scorso anno fu il sindaco Gigi Farioli a guidare la spedizione, con il presidente Alessandro Munari e il direttore artistico Steve Della Casa, questa volta tocca all’assessore Paola Magugliani rappresentare il Comune. Farioli, nel frattempo, è stato nominato alla guida dell’Associazione Amici del Baff. «Una realtà che esiste da da sempre – spiega Munari – sulla falsariga degli Amici della scala o di altre istituzioni. E’ stata rinnovata attribuendo a lui la presidenza e Gigi ci sarà di aiuto: sono persone che, dal punto di vista culturale condividono i progetti del Baff e la loro realizzazione».

Con quale spirito il Festival ritorna a Roma? «Quello di allargare la nostra collaborazione con altre manifestazioni del settore. Con quella di Roma ci fa particolarmente piacere per il suo prestigio e per l’amicizia che ci viene attribuita. Avremo un parterre simile al 2015. Ci saranno ospiti delle edizioni passate del Baff e ha confermato la sua presenza Veronica Pivetti, che interverrà come ospite a livello artistico e come presidente della giuria del concorso di corti aperto agli studenti che sarà lanciato la prossima settimana».

Munari è contento della presenza dell’assessore alla Cultura: «Dà continuità all’attenzione del Comune, speriamo che per lei sia una bella esperienza. Ci avrebbe fatto piacere avere anche il sindaco Emanuele Antonelli, ma ci rendiamo conto che abbia da affrontare tante questioni istituzionali».

A Roma Munari parlerà del sistema cinema di Busto Arsizio: «Presenteremo il Baff ma anche la Film Commission e l’Icma, sperando di avere con noi la direttrice Minnie Ferrara – spiega – Non ci sono altre realtà con una filiera completa come la nostra. La città del cinema pensata anni fa da Farioli sta trovando realizzazione e riconoscimento. Il Baff 2017 sarà dedicato alla commedia e al «principe della risata, Totò, scomparso ahimè 50 anni fa. Sembra pazzesco, perché ancora oggi in Tv continuiamo a vedere i suoi film e ci fanno sempre sorridere».

Munari è molto felice anche per le adesioni raccolte da Icma: «Siamo felici dei 25 iscritti e per la lista di attesa di 4-5 elementi che speriamo di inserire nella macchina della scuola , è un over booking positivo che ci lascia soddisfatti. Ho sentito Gianni Canova e ne è molto contento. Questo risultato a poco tempo dall’insediamento del nuovo consiglio e del nuovo direttore ci fa piacere. Il lavoro di Marco Crepaldi e di tutti quanti è certosino, con obiettivi di ampio raggio, ha avuto audience presso i ragazzi».

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