Italiani popolo di poeti, eroi e navigatori. E, perché no, anche di musicisti. Dunque popolo di Cultura, quella con la “c” maiuscola.

Che, in fondo, è pure musicale. Quella stessa Cultura che propone una band un po’ particolare, i Rinvio a Giudizio. Particolare a cominciare dalla formazione, visto che non si tratta di musicisti professionisti. Già, perché dell’ensemble oltre al fondatore e guida, l’eclettico Alessandro Munari (che, smessa la toga da ottimo avvocato civilista dello studio legale Munari Cavani di Milano, imbraccia una chitarra e un microfono per regalare brividi e sogni con le sette note), fanno parte Angelo Corvino (batteria), Fabio Agatea e Christian Tassi (tastiere), Massimo “Mamo” Pedrani (basso), Luiza Toska (violino), Rubens Aquino (percussioni), Gigi Marrese (chitarra), Carlo Napolitano (trombone), Mimmo Valente (sax), Fabio Buonnarota (flicorno e tromba). Che, nella vita, fanno altro. Ma siccome essere un professionista in qualsiasi campo non necessariamente significa sempre essere anche “professionale”, ecco che i musicisti-non professionisti dei Rinvio a Giudizio offrono sempre delle performance con un elevato grado di professionalità musicale. Oltre che canora, grazie alle vellutate voci delle vocalist Annalisa Cantando, Cinzia Favilla e Loredana Casula.

Una band, i Rinvio a Giudizio, di estrazione lombarda. C’è un famoso adagio meneghino secondo il quale Milano (dunque il “centro” della Lombardia) ha “il coeur in man”. Che, tradotto, significa: qualora ce ne fosse bisogno, a dispetto dello stereotipo che lo vuole freddo e burbero, il milanese è sempre pronto a dare una mano concreta. Ecco. I Rinvio a Giudizio (musicisti professionali-non professionisti) ne sono l’esempio evidente. Tanto da riuscire mettere su in quattro e quattr’otto un vero e proprio mini tour dal titolo “La verità vi prego sull’Amore”, la cui prima data, quest’anno, si è tenuta lo scorso luglio a Milano con una serata organizzata per raccogliere fondi a favore del Centro di Aiuto alla Vita e che proseguirà oggi 4 ottobre a Verona (Teatro Camploy, ore 19.30); martedì 10 ottobre a Roma (Palazzo di Santa Chiara), più altre due date (da definire) a Bologna e Busto Arsizio, durante le quali saranno raccolti fondi per la Onlus “Telefono Amico Italia”. Un tour che passerà in rassegna il fior fiore della produzione musicale italiana (Fabrizio De André, Ivano Fossati, Renato Zero tra gli altri) e non solo. Sempre, rigorosamente, col “coeur in man”.

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