Come e quando si può esercitare quella tutela che la recente normativa europea definisce – romanticamente – come diritto all’oblio, e che gli autori nordamericani di inizio Novecento chiamavano, più prosaicamente, “diritto ad essere lasciati in pace”? Fino a che punto siamo effettivamente proprietari delle informazioni, che volontariamente decidiamo di affidare all’etere (per necessità, per lavoro, per il piacere della socializzazione, o anche soltanto per vanità)? Come e quando possiamo effettivamente “richiamarle indietro”, o invece dobbiamo responsabilizzarci e convivere con l’idea che – premuto invia – quei dati inizino a vivere di vita propria, indipendente e talvolta oltre e contro le nostre stesse intenzioni? Come e quando proteggerci dai piccoli Golem, che proliferano a ritmo vertiginoso e si amplificano in una platea potenzialmente planetaria, e sostanzialmente deregolamentata? Questo saggio offre al lettore gli strumenti tecnici per formarsi un’opinione propria, suggerendo spunti critici di approfondimento, in altri proponendo possibili provocazioni.

L’autrice Alessandra B. Fossati

Bruna Alessandra Fossati, avvocato dello Studio Legale Munari Cavani, è esperta di diritto dell’informazione. È autrice di pubblicazioni e contributi sulle principali testate giornalistiche italiane in materia di tutela della reputazione e diritti della personalità e su riviste internazionali in ambito processuale civile. Tra le sue pubblicazioni, La diffamazione tra media nuovi e tradizionali, Munari Cavani Publishing 2017.

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