Gli studi legali Munari Cavani, Ejc-Roberti & Associati e M&R Europe assistono le associazioni di consumatori Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Cittadinanzattiva che con il supporto del sindacato americano Seiu e dell’associazione di sindacati europei, Effat, hanno depositato una denuncia alla Commissione Ue nei confronti della catena di fast food per violazione della concorrenza e abuso di posizione dominante nel mercato europeo (articoli 101 e 102 del Trattato) a danno sia dei concessionari dei franchising sia dei consumatori. In particolare, per Munari Cavani sono al lavoro Raffaele Cavani e Alessandra Fossati; per Ejc, che si occupa dei profili antitrust della vicenda, ci sono Gian Michele Roberti e Guido Bellitti; mentre M&R Europe segue i profili Ip con l’avvocata Stéphanie Rotelli. Se l’accusa venisse confermata, McDonald’s rischierebbe una sanzione massima fino al 10% del fatturato globale: in base ai dati 2014, si tratterebbe di una cifra nell’intorno dei 9 miliardi di dollari.

Nel mirino ci sono i contratti in franchising, che a detta delle associazioni, durano in media 20 anni, cioè il doppio di quelli analoghi del settore e l’obbligo per i titolari delle licenze di affittare le sedi da McDonald’s a tariffe superiori a quelle del mercato e a condizioni che impediscono di passare alla concorrenza. Sempre secondo la denuncia, gran parte dei ricavi di McDonald’s, in Europa, arriverebbe proprio dai canoni di locazione: il 66% degli utili dai franchisee deriverebbe da affitti fino a 10 volte più alti dei prezzi di mercato. I margini derivanti dal settore immobiliare varierebbero tra il 63 e il 77% in Francia, tra il 61 e il 77% in Italia e tra il 65 e il 74% nel Regno Unito. La Commissione Ue ha confermato di aver «ricevuto la denuncia» e ha fatto sapere, per bocca di una portavoce della commissaria Ue alla Concorrenza Margrethe Vestager che si appresta ad analizzarla per decidere se patire o meno un’inchiesta.

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