La reputazione, della persona, della marca, di un Paese, è uno dei beni più preziosi. Lo erano in passato, lo sono forse ancor di più oggi. Basti pensare all’integrazione che i social network hanno creato, ponendo tutti sotto gli occhi di tutti. Con conseguente possibili eccessi in quella che, sulla carta, resta un’attività comunque lecita: la critica, purché pertinente e costruttiva. Bene, nel mono dei social come proteggersi da quelli che sembrano sempre più attacchi pianificati alla propria reputazione.

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